Caldaie a gas, stop agli incentivi dal 2025 |
A partire dal 2025 non è più possibile beneficiare di incentivi per l’acquisto e l’installazione di caldaie a gas e dal 2040 ci sarà il bando definitivo.
È una delle principali novità introdotte dalla Direttiva case green, che ha tracciato una precisa roadmap: dal 2025 stop agli incentivi, dal 2040 stop alla produzione e alla vendita delle caldaie alimentate a combustibile fossile.
La Legge di Bilancio 2025 stralcia le caldaie a combustibili fossili dall’elenco delle spese detraibili nell’ambito dei lavori edilizi e di riqualificazione energetica.
L’acquisto e l’installazione di “impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili”, pertanto, non possono essere agevolati né con il Bonus Ristrutturazione né con l’Ecobonus a partire dal 1° gennaio 2025.
Sono escluse le normali caldaie a metano; restano agevolabili quelle collocate all’interno di apparecchi ibridi, composti cioè da una pompa di calore e da una caldaia a condensazione, controllate da una centralina unica.
Una delle più severe indicazioni della Direttiva Case Green è stata dunque recepita, evitando così il rischio di incorrere in una probabile procedura di infrazione.
Nella Direttiva si legge che 2/3 dell’energia consumata per riscaldare e raffrescare gli edifici provengono ancora da combustibili fossili.
Una delle leve sui cui gli stati dovranno agire per raggiungere i traguardi ambiziosi della decarbonizzazione del riscaldamento e del raffrescamento degli edifici è l’elettrificazione dei consumi grazie all’energia da fonti rinnovabili, attraverso l’installazione di pompe di calore, impianti solari, batterie e infrastrutture di ricarica al posto delle caldaie alimentate a combustibili fossili.
Con la comunicazione – C/2024/6206 del 18 ottobre 2024 la Commissione Europea ha fornito importanti chiarimenti per la corretta interpretazione dell’articolo 17 sul bando delle caldaie a gas, lasciando spazio a significative deroghe su impianti ibridi e spese non legate all’installazione. |
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Bonus edilizi 2025 |
La Legge di Bilancio per il 2025 modifica il vigente quadro normativo in materia di bonus edilizi. Si prevede:
- la rimodulazione di tutte le principali detrazioni fiscali per la casa (Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus) al 36% nel 2025 e al 30% nel biennio 2026-2027 con limitazioni per i redditi superiori a 75.000 euro;
- la maggiorazione della detrazione al 50% per le prime abitazioni nel 2025;
- la maggiorazione della detrazione al 36% per le prime abitazioni nel biennio 2026-2027;
- lo stop dal 15 ottobre 2024 al Superbonus;
- l’esclusione da tutti i bonus edilizi delle caldaie alimentate unicamente da combustibili fossili, ossia le caldaie a condensazione attualmente incentivate, a meno che non siano inserite in un sistema ibrido (composto da caldaia a condensazione e pompa di calore);
- la conferma per il 2025 del Bonus Mobili e del Bonus Barriere Architettoniche (dentro le spese sostenute per ascensori e montacarichi, per elevatori esterni all’abitazione, per la sostituzione di gradini con rampe, fuori il rifacimento di bagni e infissi).
Mentre per i bonus “ordinari” si potrà dunque godere di una detrazione differenziata fino al 2027 in base alla tipologia dell’abitazione (36/50% nel 2025 e 30/36% nel biennio 2026-2027), è molto più drastico l’intervento sul Superbonus che finisce la sua corsa il 15 ottobre 2024 e a determinate condizioni.
Rappresenta un ulteriore elemento di “deterrenza” il nuovo plafond familiare, con il tetto alla detrazioni per i redditi superiori a 75.000 euro, calcolato moltiplicando l’importo base, determinato in base al reddito complessivo del contribuente, per il coefficiente che varia in funzione del numero del nucleo familiare.
Comunicazione lavori all'Enea
Chi effettua lavori di ristrutturazione del proprio immobile e vuole avvalersi dei vari bonus casa previsti, deve fare i conti con la comunicazione Enea, un adempimento che cittadini, condomini e imprese devono compiere per poter usufruire delle agevolazioni fiscali previste dai bonus, quindi delle detrazioni fiscali. L’Agenzia delle Entrate ricorda che l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici, è stato introdotto per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi.
L’invio della comunicazione va effettuato attraverso il sito https://bonusfiscali.enea.it/, entro 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo.
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Conto Termico 2025 |
Da gennaio 2025 il conto termico attualmente in vigore verrà sostituito dal Conto Termico 3.0, il nuovo meccanismo per incentivare gli interventi di piccole dimensioni volti ad incrementare l’efficienza energetica e della produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici. A metà dicembre, infatti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha avviato il confronto con le Regioni per l’approvazione definitiva del decreto “Conto Termico 3.0”, che rende più agevole l’accesso al meccanismo, ampliando la platea dei beneficiari, la tipologia di interventi agevolabili e le spese ammissibili.
IL CONTO TERMICO 3.0
Il conto termico consente di avere un contributo a fondo perduto, la cui percentuale varia dal 40% al 65% e dal 2025, in alcuni casi, potrà arrivare anche al 100%. Il conto termico 3.0 può essere utile anche a recuperare classi energetiche per adeguare il proprio immobile alla direttiva Case green, che dal 1° gennaio 2025 imporrà il divieto, per i Paesi dell’Unione europea, di riconoscere agevolazioni per l’installazione di caldaie a gas.
Le nuove norme dovrebbero entrare in vigore già a gennaio 2025. Nella nuova versione viene estesa la platea dei beneficiari, così come la tipologia di interventi e le spese ammissibili al beneficio.
CHI PUÒ ACCEDERE AL CONTO TERMICO
A poter accedere al Conto Termico 3.0 sono le Pubbliche Amministrazioni, inclusi gli istituti autonomi case popolari, le cooperative di abitanti e loro consorzi, le società cooperative e società a patrimonio interamente pubblico, i privati (anche sotto forma di condomini e imprese), gli enti del terzo settore e le comunità energetiche rinnovabili (CER).
Un’altra importante novità che verrà introdotta a partire dal 2025 è l’innalzamento degli incentivi al 100% delle spese effettuate.
I COSTI AGEVOLABILI
In base allo schema di decreto legislativo, il conto termico 2025 coprirà i costi sostenuti per i lavori di efficientamento energetico, inclusi quelli per l’installazione di colonnine di ricarica auto e impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo.
Il contributo riconosciuto dal conto termico 2025 sarà a copertura del 100% delle spese per edifici ad uso pubblico di proprietà di piccoli comuni con popolazione fino 15.000 abitanti, interventi sugli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico e su edifici di strutture ospedaliere e di altre strutture sanitarie, incluse quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero del sistema sanitario nazionale.
GLI INTERVENTI AMMESSI AL BENEFICIO
Sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti a pompa di calore fino a 2.000 kW;
Sostituzione di impianti di climatizzazione con generatori a biomassa fino a 2.000 kW;
Installazione di collettori solari termici fino a 2.500 mq;
Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
Sostituzione di impianti di climatizzazione con nuovi sistemi ibridi (caldaie a condensazione + pompa di calore).
Per le Pubbliche Amministrazioni sono inclusi anche i costi per schermature solari, coibentazione e sistemi di illuminazione.
COME OTTENERE IL CONTO TERMICO
Per ottenere le agevolazioni previste, la richiesta di incentivo dev’essere presentata entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori. La richiesta degli incentivi avviene attraverso il portale del GSE (Gestore Servizi Energetici). Le Pubbliche Amministrazioni possono anche presentare istanza in anticipo per prenotare l’incentivo. Già a partire dallo scorso ottobre, in vista dell’entrata in vigore delle nuove norme del 2025, il GSE ha attuato una politica di semplificazione delle procedure per ottenere le agevolazioni.
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Tecnologia wi-fi |
L'introduzione nella nostra vita delle soluzioni wi-fi, ci permette al giorno d'oggi di poter avere un maggior controllo, tramite smartphone, di tutti gli apparecchi installati e connessi alla rete delle nostre case. Si può andare dall'accensione e regolazione di climatizzatori, caldaie e termostati e di tutti gli elettrodomestici, al controllo dell'impianto d'allarme, rendendono così la nostra casa domotica e accessibile in qualunque posto in cui ci troviamo.
Oggi quindi diventa sempre più ricca la gamma di prodotti installabili che possono connettersi alla rete wi-fi, sfuttando appieno questa tecnologia sempre di più.
Vedi la sezione impianti tecnologici per saperne di più.
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R22, dal 1° gennaio stop definitivo |
Con il Regolamento CE 2037 del 2000, recepito in Italia dal D.P.R. 147 del 15 febbraio 2006, l’Unione Europea ha sancito la completa e definitiva messa al bando del gas R22 e degli HCFC entro la fine del 2014.
Dal 1° gennaio 2015, dunque, l’uso e la distribuzione di R22 saranno completamente proibiti, e questo comporterà un inevitabile contraccolpo per tutti gli impianti esistenti ancora funzionanti a R22, sia nel campo della manutenzione ordinaria e straordinaria, sia, soprattutto, nella garanzia della continuità di utilizzo per l’utente.
Per tutti gli operatori del settore diventa dunque fondamentale attivarsi per sensibilizzare i propri clienti affinché procedano all’immediata sostituzione degli impianti ormai obsoleti.
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Etichetta energetica per dispositivi di riscaldamento obbligatoria dal 26 settembre 2015 |
Dal 26 settembre 2015 tutti i fornitori che metteranno in commercio i sistemi di riscaldamento, rientranti nelle classi di efficienza energetica stagionale per il riscaldamento d’ambiente, dovranno garantire la presenza dell’etichetta energetica stampata e di una scheda prodotto.
L'apparecchio commercializzato dovrà presentare anche una scheda tecnica e i dati relativi all’energia e alla classe di efficienza energetica stagionale del riscaldamento (in condizioni climatiche medie).
L’ufficialità arriva dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea, avvenuta venerdì scorso, del Regolamento delegato UE 811/2013 che integra la Direttiva 2010/30/UE sulla progettazione dell’etichettatura energetica con le indicazioni del consumo di energia negli apparecchi di riscaldamento ambientale, negli apparecchi di riscaldamento misti, negli apparecchi di controllo di temperatura e apparecchi solari.
Quindi ad esempio le caldaie convenzionali ancora oggi presenti in molte case, verranno sostituite solo ed esclusimante da caldaie a condensazione, questo perchè l'etichettatura energetica di una caldaia convenzionale non rientrerà più nel minimo di legge garantito per il risparmio energetico. La condensazione infatti, permette con il riciclo dei fumi prodotti dalla combustione di avere un risparmio sul consumo di gas del 20% in meno annuo.
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AM IMPIANTI di ARMANDO MORELLI - CELL: 392/2245784 - VIA XXIII strada, 4 (Bellocchi di FANO) |
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